
Nonostante la psicologia sia un tema ormai emergente e la sua utilità sia di pubblico dominio, ancora oggi aleggiano intorno a questa professione una serie di stigmi e resistenze.
Perché lo psicologo fa così paura?
Perché c’è una così grande sfiducia nei confronti di questa professione?
Come mai c’è una vergogna a parlarne in prima persona?
Non è possibile riportare in un singolo articolo tutte le motivazioni alla base di queste domande, perché ogni persona è diversa e ogni esperienza di vita è differente.
Voglio però offrire degli spunti di riflessione per analizzare una tendenza che è, a mio parere, controproducente.
Voglio farcela da solo
Diciamoci la verità, chi va dallo psicologo è perché ha capito che da solo non riesce a superare il proprio malessere. Rivolgersi ad un professionista, spendendo soldi, vuol dire ammettere una sconfitta. La nostra esistenza è tutta orientata alla nostra realizzazione personale, il fine ultimo della vita è quello di comprendere chi siamo vivendo una vita il più soddisfacente possibile. E per farlo vogliamo sentirci artefici del nostro destino.
Quindi, un po’ come il bambino che inizia ad esplorare il mondo senza l’aiuto della mamma, anche noi abbiamo bisogno di sapere che possiamo prenderci cura di noi stessi da soli, senza l’aiuto di nessuno. Questo pensiero ci fa sentire protetti, ci fa sentire al sicuro.
Rivolgersi ad un’altra persona è come rivivere la frustrazione di quando da bambini avevamo bisogno di nostra mamma per rialzarci dopo una caduta, di quando potevamo fare qualcosa solo con l’aiuto di un adulto. Questa è la sensazione da cui scappiamo a tutti i costi. Noi vogliamo farcela da soli.
Acquisire gli strumenti giusti
Sono la prima fautrice di questo pensiero, anche secondo me è fondamentale riuscire a farcela da soli, lo credo davvero. Credo anche però che per alcune persone questo sia più difficile, perché da bambini non hanno avuto la possibilità di acquisire quegli strumenti che permettono di raggiungere benessere ed equilibrio. E questo non ha nulla a che fare con le colpe che possiamo attribuire ai nostri genitori o a noi stessi, non serve a nulla giudicare o giudicarci.
Per qualcuno, nonostante lo sforzo, l’impegno, la fatica, risulta impossibile riuscire a raggiungere quel benessere e quella felicità che tutti meritiamo.
Ho conosciuto pazienti che prima di decidere di venire in terapia, avevano passato anni della loro vita a leggere libri di auto aiuto, a scrivere diari, a piangere con gli amici giorno dopo giorno.
Ho conosciuto pazienti che per anni hanno pianto ogni giorno la loro esistenza, maledicendosi per la loro incapacità di essere come avrebbero voluto.
Ho conosciuto pazienti che si sono ricreati con le loro stesse mani, proprio quelle situazioni che tanto temevano.
L’importanza di chiedere aiuto
Alla fine hanno deciso di rivolgersi ad un professionista e, se da un lato potrebbe sembrare una sconfitta, dall’altro è stato un successo. Perché nella vita non conta tanto essere perfetti, non sbagliare mai e non chiedere mai aiuto, nella vita ciò che conta di più è accettarsi con i propri limiti, ammettere che oltre ad un certo punto da soli non riusciamo ad andare, senza vergognarcene.
Chi ci ha inculcato in testa l’idea che dobbiamo sempre farcela da soli?
Chi ci ha inculcato in testa l’idea che chiedere aiuto è la conferma della nostra inadeguatezza?
Chi ci ha costretti a dover essere sempre perfetti anche davanti al dolore?
Quando continuare a lottare per raggiungere un nostro ideale diventa tanto doloroso, ha davvero senso insistere? Forse è arrivato il momento di trovare una strategia diversa, una strategia meno faticosa e dolorosa.
L’obiettivo della psicoterapia è quello di offrirti gli strumenti per imparare a gestire i tuoi problemi da solo. È un percorso limitato nel tempo proprio perché l’obiettivo finale è quello di renderti autonomo, di poter dire “ce la faccio da solo”, ma senza tutta la sofferenza, la frustrazione e le recriminazioni che ti stai facendo oggi.
Se desideri farmi una domanda, hai una curiosità rispetto al mio lavoro o desideri fissare un primo colloquio CONTATTAMI, sarò felice di poterti aiutare.
“Chi guarda fuori sogna; chi guarda dentro si desta.”
Carl Gustav Jung