
Hai spesso paura del giudizio degli altri e di essere criticato? Ogni volta che parli con qualcuno conti fino a 10 e pensi che esista il “momento giusto” prima di fare qualcosa? In questo articolo ti spiego come mai hai questa tendenza e come fare a vivere con maggiore leggerezza.
Il ruolo dell’autostima nella paura di essere criticato
L’autostima è la percezione del nostro valore, la fiducia e la stima che riponiamo in noi stessi e che automaticamente si riflette sul nostro modo di relazionarci al mondo.
È importante che l’autostima si mantenga su un buon livello, perché in questo modo ci sentiamo abbastanza sicuri da noi stessi da intraprendere nuovi progetti e aprirci alle relazioni sociali.
Qualora però la nostra autostima fosse eccessivamente bassa, anche la nostra capacità di realizzarci come persone ne risentirà, impedendoci di raggiungere il benessere a cui tutti auspichiamo.
Quali sono le paure in chi teme di essere criticato?
La bassa autostima presenta vari aspetti, ognuno dei quali concorre a creare una visione del mondo come luogo pericoloso e ostile. Uno di questi aspetti è la paura delle critiche, ovvero la paura di essere giudicati negativamente da un’altra persona.
Esistono due tipi di critiche, che corrispondono a due tipi di paure:
- LA CRITICA RIVOLTA A CIò CHE SIAMO. Chi teme questo tipo di critica ha paura che l’altra persona non la consideri amabile e meritevole di amore. Questo timore ha a che fare con le prime esperienze relazionali avvenute durante l’infanzia con la nostra famiglia, quando per sopravvivere avevamo bisogno di sapere che l’altro ci amava. Forse i nostri genitori non sono stati abbastanza dolci, amorevoli e presenti con noi e questo ci ha trasmesso la convinzione di non essere persone desiderabili.
- LA CRITICA RIVOLRA A CIò CHE FACCIAMO. Questa seconda paura ha invece a che fare con la performance, con le aspettative dell’altro rispetto alle nostre capacità. Anche questo tipo di paura ha origine nell’infanzia, ma in uno stadio evolutivo più avanzato rispetto alla prima. Questa paura si sviluppa infatti se, durante le nostre prime esplorazioni, i nostri genitori anzichè supportarci e complimentarsi, ci hanno fatto sentire sbagliati e incapaci.
Nelle persone che presentano bassa autostima la paura di essere criticato raggiunge livelli altissimi, perché essendo già l’autostima così bassa, il rischio di comprometterla ancora di più è altissimo. L’autostima infatti è legata alla percezione che noi abbiamo di noi stessi, delle nostre capacità e delle nostre potenzialità.
Un alto livello di autostima non solo ci permette di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, ma facilita le relazioni sociali perché ci permette di assumere un atteggiamento di apertura ed estroversione. Chi invece soffre di bassa autostima, non solo raggiunge con difficoltà i propri obiettivi partendo sconfitto in partenza, ma vive anche delle importanti difficoltà relazionali legate alla paura essere criticato dagli altri.
Come si sente interiormente chi ha paura di essere criticato?
La più grande paura della persona che teme di essere criticato è che l’altro, chiunque esso sia, venga a conoscenza del suo più grande segreto: la sua inferiorità. Poiché è sempre presente la convinzione “c’è qualcosa di sbagliato in me”, vengono costantemente adottate strategie per mascherare questa ipotetica imperfezione.
Una critica mossa costringe a togliere questa maschera, obbliga a mostrare la propria vulnerabilità e la propria imperfezione. Nella mente della persona che teme di essere criticato l’altro, non solo ha meno difetti di lui, ma è anche un severo giudice pronto a smascherare e a giudicare i suoi difetti.
Se hai paura di essere criticato… Ti svelo un segreto!
Chi soffre di bassa autostima e teme costantemente il giudizio degli altri non si rende conto che la sua percezione dell’altro come minaccioso, altro non è che la proiezione, ovvero il trasferimento delle proprie paure verso l’esterno.
Infatti il vero giudice, colui che è il più severo di tutti in tema di difetti e morale, è proprio lui stesso, e questo perché è l’unico a conoscenza di tutte le proprie debolezze. Infatti, mentre gli altri potrebbero appellarsi a temi generici, il giudice interiore conosce ogni punto debole della persona ed è pronto a sottolineare i suoi errori in qualsiasi circostanza.
Questo giudice viene quindi spostato sugli altri e, anche quando non viene mossa nessuna critica, si vive con la paura che questa venga fatta, in qualunque circostanza. Nonostante tutto si continua ad avere paura di essere criticati.
In questo modo il mondo diventa realmente minaccioso, perché ciò che viene temuto non è solo il fatto reale, ma anche la sua possibile realizzazione, si teme quindi un mondo immaginario fatto di ipotesi e possiblità.
Cosa posso fare per superare la paura di essere criticato?
Per superare la paura delle critiche è necessario iniziare ad accettare i difetti, propri e degli altri, come parte integrante della personalità. La natura dell’uomo è imperfetta, e sperare di raggiungere la perfezione è un’idea sbagliata, che ci siamo costruiti da bambini ma che oggi dobbiamo lasciare andare.