COME DIMENTICARE UNA PERSONA CHE HAI AMATO

Fino a ieri pensavi che il vostro amore sarebbe durato per sempre e oggi invece sei qui a chiederti come dimenticare una persona che hai amato tanto. Purtroppo il futuro è imprevedibile e quella che sembrava una certezza può trasformarsi in un dolore insostenibile.

So che stai soffrendo, ma le emozioni sono passeggere, domani starai meglio. Oggi però ti voglio lasciare qualche consiglio per velocizzare i tempi di guarigione dalla tua ferita d’amore.

Che cos’è l’amore

L’amore rientra tra la vasta gamma dei sentimenti umani, ed è forse quello più articolato.

Amare infatti comporta il desiderio di condividere quello che ci accade durante la giornata, il bisogno di scambiare manifestazioni fisiche e verbali di affetto, la capacità e la volontà di essere sempre presenti qualora il partner richieda la nostra presenza, il desiderio di diventare un riferimento affettivo per l’altro e molto altro. Amare quindi è essere con e per l’altro.

Perché si ama

Secondo alcuni studiosi l’amore, oltre ad avere una natura biologica, presenterebbe anche una componente evoluzionistica. Infatti nel momento in cui l’uomo ha ridotto il suo contatto con la natura, nella quale era inizialmente totalmente immerso, ha gradualmente iniziato a sperimentare un senso di solitudine.

L’amore sarebbe quindi il tentativo di recuperare la dimensione “collettiva” prima rappresentata dalla simbiosi con la natura, oggi recuperata grazie ad un rapporto in parte simbiotico come quello che si verifica nel rapporto di coppia. Perdere l’amore significa quindi fare i conti con quel senso di solitudine ontologico che ci fa sentire persi e incompleti.

10 Consigli pratici per dimenticare una persona che hai amato tanto

Dimenticare una persona che hai amato è possibile, ma ci vorrà tempo. Ti lascio alcuni consigli per velocizzare i tempi e riuscire a riprenderti nel minor tempo possibile.

 

  • PIANGI. Reprimere le emozioni negative è la cosa più sbagliata che tu possa fare. Ci hanno insegnato ad essere forti, ci hanno inculcato l’idea che piangere sia per i deboli, ma non è così. Piangere è fisiologico come bere o dormire. Se invece non vuoi piangere perché hai paura delle tue emozioni e temi che il dolore sia così grande da sovrastarti, prova a piangere insieme ad un amico.

 

  • NON ISOLARTI. Siamo tutti diversi, alcune persone quando soffrono hanno bisogno di stare in compagnia mentre altre hanno bisogno di stare sole. Se fai parte di questa seconda categoria concediti un periodo di solitudine ma non permettere che questo si trasformi in un muro di sfiducia e isolamento.

 

  • IL DIARIO DELLA RINASCITA. Una rottura si elabora rivivendo la storia nella nostra mente più e più volte. Parlarne con gli amici, rivivere i ricordi, condividere pensieri ed emozioni è sano e fisiologico. Se però hai l’impressione di stare esagerando, se senti che sfogarti con gli amici non ti basta, o se desideri buttare fuori il tuo dolore anche quando sei solo, scrivi un diario. Il diario è uno strumento utile a dare forma ad emozioni ancora embrionali e quindi dolorose. Puoi rinominare questo diario come “il diario della rinascita”.

 

  • DATTI UN TEMPO. Per superare una rottura ci vuole tempo, molto tempo. Non è possibile stabilire quale sarà il tuo tempo per riprenderti, ma se ti accorgi che stai vivendo in modo passivo e il tuo periodo di elaborazione si è trasformato in un momento di apatia senza margine di evoluzione fermati. Fermati e stabilisci una data entro la quale soffrire e disperarti. Dopo quel giorno però ti imporrai di rinchiudere il tuo dolore in un cassetto, simbolico o reale.

 

  • DAMNATIO MEMORIAE. Continuare a spiare quello che l’altra persona fa sui social, reperire informazioni tramite amici in comune o peggio, mantenere un contatto attraverso messaggi o email, è deleterio. La nostra mente non girerà mai pagina se manteniamo questo fil rouge. Chiudi i ponti con il passato e cerca, per quanto possibile, di dimenticare quella persona eliminando tutti gli indizi che ti riportano a lei.

 

  • ESCI DI CASA. Superato il periodo di lutto di due giorni, costringiti ad uscire di casa. Non devi necessariamente uscire con gli amici e pretendere di divertirti, è sufficiente uscire e respirare aria fresca. Guardati intorno, fai una passeggiata al mare, in un bosco, oppure scopri un nuovo quartiere della tua città. Apriti alla novità.

 

  • FAI UNA PAZZIA. Tutti noi abbiamo in mente un elenco di cose che avremmo voluto fare ma non abbia mai fatto per pigrizia, paura, scarsa motivazione ecc. bene, per te è arrivato quel momento. Fai una pazzia in modo da provare un’emozione così forte da sovrastare, almeno per un po’ di tempo, il tuo immenso dolore.

 

  • ELABORA LA RABBIA. Provare rabbia è normale, è l’altra faccia della medaglia della perdita. La rabbia infatti ci aiuta a prendere le distanze emotive dall’altro, trasformandolo da amore idealizzato e perduto ad ex crudele che ci ha fatto soffrire. Attenzione però ad elaborarla nel modo giusto, per non rimanere invischiato in un rapporto fantasmatico che continua ad esistere nella tua testa, sotto forma di rancore.

 

  • CHIEDI AIUTO. Se ti accorgi che superare questa rottura sta diventando troppo doloroso o lungo, forse è arrivato il momento di chiedere l’aiuto di un professionista. Uno psicologo può aiutarti ad elaborare le tue emozioni, a fare pace con il passato e a voltare pagina. Se hai bisogno del mio aiuto scrivimi un messaggio e sarò felice di aiutarti.
Per un po’ forse continuerò a urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore.
Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà.
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